Sono circa 420mila gli italiani che dovrebbero esercitare il diritto di voto da casa. Raccomandazioni anche per i seggi.
A stabilire queste restrizioni anti-contagio è la circolare n°45 del Ministero dell’Interno, che specifica le precauzioni da mantenere e come votare in caso di quarantena.
Tra i presidenti di seggio, scrutatori e segretari è anche obbligatorio utilizzare la mascherina, mentre per gli elettori non è obbligatorio l’utilizzo. Prevista la mascherina Ffp2 solo per chi ha avuto un contatto con un positivo, caso in cui si adotta il regime di auto-sorveglianza.
Tra le altre misure resta ancora l’obbligo di rispettare il distanziamento interpersonale di almeno un metro e di igienizzare le mani prima di prendere la scheda elettorale e la matita. L’operazione deve essere ripetuta anche una volta consegnata la scheda.
Per chi è positivo
Per i casi attualmente positivi e quindi in situazione di quarantena, è prevista la votazione a domicilio, che si potrà ottenere presentando domanda al proprio Comune, allegando il certificato medico. La stessa regola vale anche per tutti coloro che hanno gravi infermità e che non sono nella condizione di potersi spostare.
L’unico requisito necessario è quello di aver espresso la propria volontà ad esercitare il diritto di voto da casa tra i 5 e i 10 giorni precedenti la votazione. In caso di positività persistente, le regole prevedono che si possa uscire dall’isolamento al termine del 14esimo giorno dal primo tampone positivo senza dover effettuare un nuovo test, con mascherina Ffp2.